Bentornati nelle Wasteland!

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Welcome Home!

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Sono passati moli anni da quando arrivò negli scaffali quel capolavoro che Fallout 3 rivelò di essere: la sua mappa enorme e completamente esplorabile, la sua storia ricca di colpi di scena e grande narrativa e la sua grafica, che hai tempi, credetemi, era un gigantesco passo in avanti, anche considerando la mole del prodotto. Fallout 3 oltretutto permetteva ai giocatori di plasmare la propria storia, compiendo le proprie scelte, variando in tal modo lo scorrere degli eventi. Bethesda, la casa di sviluppo, è riuscita a creare un mondo virtuale vivo e affascinante, che raccontava la storia di un giovane ragazzo catapultato nella tristezza di un mondo divorato dalle guerre atomiche e che, avventurandosi in quella che era diventata una Zona Contaminata, era alla disperata ricerca del padre scomparso. Fallout 3 ha catturato milioni di videogiocatori, che tutt’oggi intraprendono la fantastica avventura che vide per la prima volta la luce nel 2008.

Adesso, dopo anni di attesa, è uscito. Fallout 4 è arrivato negli scaffali di tutto il mondo pronto ad offrire nuovamente un avventura degna di essere vissuta a pieno, dall’inizio ala fine. La nuova opera di Bethesda si presenta più grande, profonda, interattiva ed esplorabile del suo predecessore. Parliamoci sinceramente, era impossibile creare un capolavoro dopo un capolavoro. Eppure ci sono riusciti. Fallout 4 è fin dai primi istanti una sorpresa infinita, ma d’altronde quando dietro c’è lo zampino di Bethesda non ci si deve preoccupare.

Il mondo di gioco è naturalmente ambientato nella guerra atomica che ha ormai devastato la terra e vestiremo i panni di un uomo che ha vissuto la guerra e che con la sua famiglia è costretto a veder sparire il mondo come tutti lo consociamo per prepararsi a quella che da vita è diventata sopravvivenza, ed anche in questo caso, gli eventi prenderanno per lui pieghe inaspettate. Il nostro personaggio (Completamente personalizzabile) si troverà a girovagare per i terreni desolati e radioattivi del Commowealth (odierno Massachusetts) per completare il puzzle del suo passato, che egli ha vissuto in ibernazione a causa di un folle esperimento della vault-Tec.

Il mondo di gioco si presenta ampio e più esteso del predecessore, con una notevole quantità di missioni secondarie e luoghi da scoprire che si presentano fin dalle prime ore di gioco. La Zona contaminata è una continua novità, con vari pertugi, grotte, città, accampamenti sempre diversi e tutti da scoprire, che porteranno il giocatori, spinto dalla curiosità, a visitarli tutti. La trama principale è trattata in modo efficiente e ed è un costante intrattenimento per coloro che la giocano. Il mondo atomico di Fallout ti coinvolge fin da subito e non ti lascia andare e non potrai far altro che accettare la permanenza in una realtà che pian piano si allontana dall’essere virtuale e che può essere plasmata come meglio si crede. Si, perché la mole di scelte che ogni giocatore è chiamato a prendere è incredibile, ognuna di esse con la propria importanza e validità, che porteranno gli eventi a prendere pieghe sempre differenti.

Fallout 4 è un’incredibile colpo d’occhio e nonostante non abbia graficamente un impatto pieno per la Next-gen (giustificata dalla mole di contenuti al suo interno) riesce ugualmente a far brillare gli occhi al giocatore. Ottimi gli effetti di luce e gli orizzonti, sempre ben visibili e ottimizzati. Peccato però che focalizzandosi su alcuni dettagli essi dimostrino alcune lacune, che difficilmente però potevano essere evitate. Come ogni gioco Bethesda che si rispetti, i bug sono delle fastidiose ma accettabili cornici anche per questo Fallout, che riescono a volte anche a strappare un sorrisetto per alcune delle loro assurdità.

La personalizzazione del personaggio à notevole, come quella di oggetti ed armature. Dai capelli a tratti del volto, fino al vestiario e alle armi utilizzabili.

Da poco iniziato, queste sono solamente le prime misere osservazioni che posso trarre dall’ultima opera Bethesda, e per questo, ritengo una soluzione migliore aggiornarci non appena avrò concluso interamente l’opera, anche se le 400 ore di gioco annunciate dal designer del gioco non fanno ben sperare.

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