Mistero, inquietudine e incertezze nella stuzzicante e affascinante storia di Until Dawn

Mistero, inquietudine e incertezze nella stuzzicante e affascinante storia di Until Dawn

Orrore, panico, paura nella baita di Blackwood Pines!

Orrore, panico, paura nella baita di Blackwood Pines!

Uno psicopatico mette in pericolo la vita dei protagonisti!

Uno psicopatico mette in pericolo la vita dei protagonisti!

Nel bel mezzo del terrore, c'è anche spazio per un pò d'amore

Nel bel mezzo del terrore, c'è anche spazio per un pò d'amore

Seguendo le orme dei vari Heavy Rain e Beyond: Two Souls , Until Dawn propone al giocatore un’esperienza di gioco basata su un gameplay semplice, molto cinematografico, che utilizza uno schema a binari e che sfrutta al meglio molti filmati in CGI grafica, con una presenza massiccia di Quick time event caratterizzato da un atmosfera prevalentemente sinistra che coinvolgerà il giocatore durate tutto l’arco della vicenda.

L’atmosfera inquietante e sempre oscura però non riesce ad essere la causa principale di ansia e paura e viene sostituita da una dose numerosa di Jump Scear che a volte funzionano (e alla grande!) e altre volte no.

L’opera dei Supermassive Games gioca proprio su questi toni da Horror/Thriller che Hollywood ha già sfornato più di una volta, registrando il terrore vero solamente nella seconda parte dell’avventura, limando gli sfondi di un thriller paranoico in tutta la prima parte, dove i protagonisti dell’avventura si mostrano e si relazionano.

La trama di Until Dawn ha prima vista potrebbe sembrare quella dei più banali Splatter Movie da quattro soldi in cui è “Tutto sangue e tante urla”: Otto amici si ritrovano in una baita sulla montagna di Blackwood Pines per celebrare l’anniversario di due amiche scomparse proprio sul monte l’anno precedente, ma subito le cose si mettono male ed uno psicopatico minaccia la salute del gruppo e i misteri che circondano la zona vengono lentamente a galla.

Ciò che sorprende di Until Dawn è prima di tutto la sceneggiatura, capace di mantenere una certa coerenza narrativa degna dei migliori thriller hollywoodiani e in grado di avvolgere il giocatore in una spirale di curiosità che difficilmente saprà abbandonare, e individuare il destino degli otto amici diventerà una piacevole ossessione. Ad arricchire la trama di Until Dawn ci pensa l’importanza delle scelte; per sostituire un gameplay abbastanza agevole e banale gli sviluppatori hanno dato la possibilità al giocatore di influenzare la storia in modo diretto, in base alle decisione che si effettuano durante lo svolgersi della trama. Ed ecco che si mostra l’incredibile ingegnosità dell’effetto farfalla, in base alla quale ogni piccola decisione all’interno di un sistema può portare ad un grande cambiamento nel lungo termine all’interno del sistema stesso. Nel gioco influenziamo noi le vicende dei protagonisti, le loro relazioni personali, la loro mentalità e il loro umore, e tutto ciò si rivela essenziali per rendere ancora più longeva un’avventura, che può essere in questo modo può essere giocata più volte. Ogni decisione può modificare il futuro, ed ogni volta che l’effetto farfalla si manifesta verrà indicato a schermo, celando però la variazione all’interno della trama.

Ogni personaggio viene esplorato e caratterizzato, alcuni sono maggiormente importanti ed altri meno, ma il gioco permette di giocarli tutti, in tutti i capitoli e nelle varie situazioni che li riguarderanno. Tutto questo permette un’introspezione più elevata che determina il livello di affezione ad un personaggio piuttosto che ad un altro e da ciò si baseranno anche alcune cruciali scelte che si dovranno effettuare.

Molto importanti sono anche i Totem sparsi per la mappa: ve ne sono 5 tipi (Morte, fortuna, guida, perdita, pericolo) che in un modo o nell’altro proiettano delle profezie che preannunciano un dato accadimento, che in base alle nostre scelte potrà avverarsi o meno. Da non sottovalutare i QTE, che in occasioni di scarsa dinamicità non possono suggestionare gli avvenimenti futuri in caso di errore, ma che nei momenti più concitati possono rivelarsi fatali: durante una fuga, una sparatoria, concedersi un errore sarà imperdonabile e nel peggiore dei casi garantirà la morte di uno dei ragazzi.

L’opera dei Supermassive Games dimostra di poter offrire un’esperienza che sa trascinare il giocatore dall’inizio alla fine, offrendo una trama contorta, interessante e costantemente intrigante, che sa rimediare ad un gameplay volutamente statico grazie a filmati in CGI sbalorditivi e ad una sceneggiatura elegante nella sua follia. Perdersi tra i misteri di Until Dawn è una delizia e sa soddisfare per la sua immonda intelligenza.

Voto: 8.5

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