In un normale giorno estivo, Adele e suo figlio Henry si vedono costretti ad ospitare uno sconosciuto nella loro casa appena evaso di prigione. Mentre la polizia setaccia il piccolo quartiere nel quale vivono, la famiglia comincerà a relazionarsi con il fuggitivo e tra loro nascerà una relazione sempre più intensa.

Tratto dal famoso libro, “Un giorno come tanti” espande le proprie radici nei rapporti famigliari, analizzando le situazioni proposte dal punto di vista di un ragazzino della seconda media, che ormai cresciuto racconta allo spettatore la vicenda più emozionante della sua esistenza. Adele è una madre sola, lasciata dal marito, per certi versi depressa, ha perso la felicità e l’umorismo , e nonostante Henry cerci di alleviare le sue pene, non si notano miglioramenti nel suo stato d’animo. Ma l’arrivo di Frank cambierà tutto; Adele riscoprirà la contentezza nell’affezionarsi a qualcuno, e gioirà della sua nuova passione. Jason Raitman, già autore del meraviglioso “Juno” racconta questa storia tramite la sua regia impeccabile, arricchita con inquadrature emotive e da scene sentimentali, che grazie all’ottima sceneggiatura non mancheranno di commuovere lo spettatore. “Un giorno come tanti” è un grande pezzo di cinema, meritevole di restare impresso nelle nostre menti, anche per più di quelle due ore, un trattato sull’amore e sulla magia dell’attaccarsi (inteso sentimentalmente ) alle persone.

Un racconto famigliare sensazionale. Kate Winslet e Josh Brolin compongono una coppia eccellente, e le loro performance sono da invidiare e Gattlin Griffith (Henry da bambino) è una sorpresa magica. Quando le cose volgono per il peggio, la speranza guiderà la famiglia di Adele, e quando Frank tornerà da lei sboccerà l’incantesimo che l’aveva catturata.

Di Federico Tocci

Un giorno come tanti

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