Uniti più che mai nella rivoluzione francese che Ubisoft Montreal ci propone quest’anno con Assassin’s Creed: unity, nuovo promettente capitolo di una delle saghe più famose di tutto il mondo.

Arno si vede strappare via il padre da molto piccolo e verrà “adottato” da De la serre, padre della sua amica Elisè, che a sua volta viene misteriosamente assassinato. Arno è in cerca di vendetta e redenzione e questo lo porterà alla confraternita degli assassini dove dovrà cercare di rispondere alle sue domande, trovare i colpevoli e vendicarsi.

Una trama avvincente (finalmente) inserita in un contesto epico ed estremamente interessante. Di fronte ad una sceneggiatura curata e precisa, a infierire sul prodotto finale è l’ambientazione stessa. Le vicende della storia sono particolarmente affascinanti ed i personaggi sono costruiti magnificamente (in particolare Elisè) ma ciò che manca a Unity è la presenza continua della rivoluzione nella quale è ambientato. Non si sente mai, o almeno in poche situazioni, il vero cuore della scenografia, l’ossatura della battaglia, bensì ci si ritrova a seguire Arno nelle sue vicende personali che non hanno niente a che fare con l’ambientazione proposta. I ragazzi di Ubisoft Montreal per altro proseguono ad inserire un sistema di combattimento dimenticabile, macchinoso e scomodo, che porta il giocatore ad evitare costantemente gli scontri e a prediligere l’immediato raggiungimento dell’obbiettivo, tralasciando una possibile esplorazione delle zone devastate dalle proteste. Seppur il combat-sistem risulti ancora una volta debole, l'intero gameplay manifesta fluidità, le scalate sono state migliorate e altre piccolezze modificate permettono il raggiungimento di un gameplay soddisfacente, nonostante resti uno dei più grandi punti deboli del prodotto.

Inutile soffermarsi su altri aspetti del comparto tecnico, che mostra una grafica quasi realistica (che da sfogo a qualche piccolo calo di frame-rate leggermente fastidioso) e che permette di concentrare nello schermo un’innumerevole quantità di persone. La colonna sonora risulta esaltante, in alcuni frangenti dà il meglio di se e la regia nelle scene girate in computer grafica lasciano un grande stupore.

Resto piacevolmente sorpreso dal lavoro svolto dai ragazzi di Ubisoft Montreal, che hanno dato vita ad una storia affascinante, mai monotona e ricca di colpi di scena, che nasconde purtroppo la vera bellezza delle scenografie e del contesto in qui si colloca, ma che mette a fuoco dei personaggi magici e ricchi di umanità capaci di trasmettere emozioni e di catturare l’attenzione del giocatore. Unity è una prova superata, speriamo che il percorso continui ad essere questo.

"Unity"è inaspettatamente sorprendente, seppur il vero cuore della rivoluzione francese sia il tassello mancante ad una storia emozionante

"Unity"è inaspettatamente sorprendente, seppur il vero cuore della rivoluzione francese sia il tassello mancante ad una storia emozionante

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