Star Wars

La giungla del potere

VIDI ALL’ORIZZONTE QUELLA GRANDE BATTAGLIA

VIDI ALL’ORIZZONTE QUELLA GRANDE CONQUISTA

VIDI ALL’ORIZZONTE QUELLA GRANDE ASPIRAZIONE

VIDI ALL’ORIZZONTE QUELLA GRANDE POTENZA.

Navigavamo in acque ostili, con onde alte e un cappuccio sul volto. Per quanto ci sforzassimo di non pensare alla luce dorata che avremmo incontrato alla fine di quel lungo tunnel, non potevamo che bramare con desiderio quella inestimabile fonte di goduria. Vestiti di un bianco pallido e con la pelle occasionalmente ritoccata di acciaio approdammo dinanzi a quella fitta e folta foresta dalle tinte pluviali. Cadevano per coerenza grandi macigni di acqua gelida che rendevano ancor più stressante le camminate fangose. Già sentivamo gli spari all’orizzonte incupito e poi ci unimmo alla battaglia. In quella giungla maledetta non si poteva far altro che sopravvivere, e chi sopravviveva ne otteneva i benefici, tutti quanti. Guidati dal nostro “eroe” mascherato con tanto di mantello e arma alla mano riuscimmo dopo pochi sguardi a individuare il loro covo. Che i ribelli siano alle strette si sapeva già da un po’, e più che dare inizio alla battaglia noi dovevamo concluderla, non che la faccenda mi scocciasse. Tra le cortecce dei grandi alberi mi celavo agli occhi indiscreti, fin troppo occupati a sparare alla cieca presi dal panico. Miravo attentamente e scrupolosamente le loro deboli testoline, per decapitarli uno ad uno. Non mi sfiorava neanche un colpo, ma solo il vento gelido di quella tempesta pluviale poteva scalfire il mio dominio. Tra le erbe alte e piuttosto vive di quella enorme foresta ero un fantasma e mentre i miei si occupavano delle faccende più dirette io mi limitavo a compiere il mio dovere da una zona più tranquilla, un po’ losco è vero, ma altrettanto sicuro. Meno sforzo per ambire comunque al massimo risultato.

Non che mi sentissi un eroe, anzi, mi avrebbero dato la caccia se lo fossi stato, allo steso tempo però volevo assicurarmi che le mie chiappe tornassero sane e salve al Quartier Generale.

Continuo a far fuoco con il fucile lucido e dal facile grilletto e ne vedo cadere uno dopo l’altro. Non mi sento particolarmente franto dopo ogni colpo, eseguo solo gli ordini. Quei ribelli continuano a difendersi dietro un enorme tronco caduto, mentre la pioggia aumenta minuto dopo minuto. È un grande temporale, e dopo ogni fulmine che si scaglia a terra la loro difesa si indebolisce sempre di più.

All’ennesimo fulmine che folgora il terreno, quel tronco cade a pezzi. Piazzo gli ultimi precisi colpi in quella folle ribellione e i miei riescono finalmente a fare breccia. Corro come un folle per raggiungerli, hanno raso al suolo quella “fortezza”. Giungo sul posto, i miei compagni sono fermi, una luce brilla su di loro. Mi fermo anche io, l’abbiamo trovato. I miei occhi non cessano di illuminarsi d’immenso, ora lo abbiamo nelle nostre mani, e nessuno può ostacolarci.

Star Wars: La Giungla del Potere
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