In una normale giornata brasiliana a Rio de Janeiro, tre amici, poveri lavoratori in una discarica, trovano un portafogli contenente del denaro. Inizialmente deviano il contenuto del portafogli e la sua importanza, ma quando la polizia inizia ad interessarsi ad esso, cercandolo assiduamente e assicurando una ricompensa a chiunque lo trovasse, i tre amici: Raphael, Gardo e Rato scoprono un intrigo politico - poliziesco fatto di corruzione e segreti. Essi decideranno di continuare la battaglia iniziata dall’uomo proprietario del portafogli, morto in circostanze non chiare, e di far conoscere al popolo la verità.

Una trama intensa, piena di contenuti e molto sensibile, che esplora valori come l’amicizia, la lealtà, la fratellanza. Raphael, Gardo e Rato sono incredibilmente interpretato dai giovani attori ed i loro personaggi sono magnificamente trattati. Da una parte abbiamo colui che trova il portafoglio e che da iniziò alla caccia (Raphael), dall’altra il suo migliore amico (Gardo) ed infine il loro nuovo compagno, prima solo aiutante, poi nuovo membro della famiglia (Rato). Una storia di amicizia esaltante. Sentimentalmente stellare nella realizzazione di scene dal forte impatto visivo, dove un solo abbraccio può far scendere una lacrima e delle parole avvicinano visceralmente lo spettatore ai ragazzi. Il tutto abbellito da una colonna sonora ritmica nei momenti concitati e tenera nelle situazioni più “smielate”, capace agilmente di divincolarsi nei diversi frangenti. Stephen Daldry danza assieme ad una regia solida; movimentata al punto giusto e rigida nelle doverose situazioni, ed il montaggio perfetto è solamente la ciliegina sulla torta.

Come da dicitura: “non puoi mai sapere cosa potresti trovare” si pone un’altra logica che inseriscono gli sceneggiatori. Una vita passata a raccogliere rifiuti. Un futuro che tutto promette tranne di essere promettente. Poi, da un giorno all’altro, ecco la svolta. Questi ragazzi trovano un oggetto importantissimo. In quel momento devono scegliere, consegnare il portafogli e riscuotere la ricompensa, oppure andare avanti, cercare di risolvere la situazione, e magari vivere una vita diversa, enormemente migliore. L’opportunità insomma. Daldry pone la questione su un punto di vista soggettivo. Riscuotere la ricompensa o rischiare la vita per ottenerne una più grande?. L’importanza della decisione. Cogliere l’occasione o lasciarsela sfilare davanti gli occhi.

“Perché state facendo questo?”. “Perché è giusto”. Dicono i ragazzi ad un’amica. La ricerca della verità, un altro grandissimo aspetto analizzato da Richard Curtis e Felipe Braga (sceneggiatori). Combattere per la giustizia, non arrendersi mai, andare oltre, andare più in là dei nostri orizzonti.

Trash è la dimostrazione cinematografica della lotta e della speranza.

Della voglia di guerreggiare per i nostri diritti e i nostri sogni. Della bellezza dell’amicizia, della fratellanza. Dell’immensa importanza della giustizia. Della fiducia, dell’onestà. Una storia ricca di patos e piena di amore, di commozione e di sentimento. Un’opera ineccepibile, che non si distacca mai dai suoi ideali e dai suoi principi. Un’altisonante dimostrazione di quanto il cinema possa raggiungere livelli impensabili, con le struggenti e passionali storie che propone.

Trash - Perché è giusto
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